Pubblicato su politicadomani Num 87 - Gennaio 2009

I quattro tipi di legalità

Secondo la ricerca “Adolescenti e legalità” di C. Marra e P. Diana
(www.dep.unimore.it/materiali_discussione.asp)

 

Le risposte alle 31 domande proposte nel questionario hanno permesso la classificazione degli adolescenti a seconda degli orientamenti e degli atteggiamenti rivelati.
Le caratteristiche di questi gruppi hanno dato origine a quattro diversi tipi di cultura della legalità: Legalistico-comunitaria, Legalistico-partecipativa, Anomico-pessimistica e Deviante-edonistica.

Nella cultura Legalistico-comunitaria si colloca il maggior numero di intervistati (42,5%). L’esperienza di gruppo di questi adolescenti è caratterizzata da stili comunicativi orientati al dialogo e al rispetto delle norme di gruppo. Si tratta di soggetti orientati ai valori solidaristici che mostrano una forte propensione alla socialità, ma che sembra non riescano ad uscire dal guscio della comunità di appartenenza (il 40% dichiara di essere legato alla “località” o alla “regione” in cui vive). Inoltre, se da un lato sono fortemente sfiduciati nei confronti dei politici nazionali, dall’altro, ripongono fiducia nelle istituzioni sovranazionali (73%). La sfiducia nella casta, e più in generale nella “gente”, fa sì che questi adolescenti traducano il loro impegno sociale all’interno di una dimensione meramente localistico-comunitaria.
La cultura Legalistico-partecipativa (22%) include i soggetti che dimostrano un orientamento alla cittadinanza attiva. Essi dichiarano fiducia verso le istituzioni politiche, sia nazionali sia sovranazionali, e si sentono cosmopoliti, pur mantenendo le proprie radici nella località d’origine. Come il primo gruppo, sono fortemente orientati ai valori solidaristici, e quindi alla socialità. Giudicano positiva la normatività giuridica e i meccanismi di controllo e di rispetto delle leggi.
La cultura Deviante-edonistica. (21%) è caratterizzata da stili di comportamento di gruppo orientati alla devianza, al non rispetto degli altri e alla risoluzione violenta dei conflitti. Gli elementi di devianza accompagnati a valori edonistico-individualistici sembrano connotare la forte contrapposizione verso la normatività giuridica e le istituzioni.
Alla cultura Anomico-pessimistica, che comprende la quota minore di intervistati (15%), appartengono gli adolescenti che dichiarano di non avere né valori né senso di appartenenza, sono sfiduciati verso le istituzioni, non credono in un legame sociale basato sulla normatività, tendono a risolvere i conflitti con il semplice rifiuto dell’altro.

Sull’ordine sociale

Nel 1922 Émile Durkheim indicava un nucleo di saperi di base, un corpo unitario e minimale, di norme, valori e credenze che devono essere trasmesse a tutti se si vuole assicurare l’omogeneità, l’integrazione sociale e quindi l’ordine sociale. Tale corpus risponde all’esigenza della costruzione del popolo di una determinata nazione ed è la base di del processo di socializzazione politica che si esprime, in linea con lo spirito dell’illuminismo, nel processo educativo e di formazione del cittadino di uno Stato moderno, laico, e che vuole costruire la propria solidarietà e la propria coesione attorno alla coscienza collettiva
[Marra C., La civilizzazione dei barbari. La concezione integrazionista della socializzazione nel pensiero di Émile Durkheim e di Talcott Parsons, Materiali di Discussione, Dipartimento di Economia Politica dell’Università di Modena e Reggio Emilia n. 459, 2004]

Le culture della legalità distribuite secondo il contesto territoriale. Valori percentuali.

 

Legalistico
Partecipativa

Legalistico
comunitaria

Anomistico
pessimistica

Deviante
edonistica

Totale

N
studenti

Locri

16,2

48,6

19,0

16,2

100,0

451

Siderno

16,2

50,7

16,9

16,2

100,0

129

Messina

33,3

35,7

16,3

14,7

100,0

179

Palermo

30,6

41,5

11,3

16,6

100,0

229

Modena

19,0

39,7

13,8

27,5

100,0

154

Totale

22,1

42,5

14,8

20,6

100,0

1142

 

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Num 87 Gennaio 2009 | politicadomani.it